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CHE COS'E' IL JUJITSU?

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Il suo nome, ideato in Giappone, significa “arte soave” e consiste nell’utilizzo di tecniche basate su mosse di proiezioni, leve, torsioni e pressioni per dominare l’avversario. Studi storici hanno dimostrato che questa antica arte marziale nacque in India dai monaci buddisti che, preoccupati per la loro salvezza durante i pellegrinaggi e non potendo utilizzare armi, idearono questa forma di autodifesa basata sui movimenti degli animali. Con l’espansione del buddismo, il jiu-jitsu percorse il Sud-est asiatico, la Cina e finalmente raggiunse il Giappone, dove si sviluppò e divenne un’arte militare complessa e articolata, tenuta in segreto per molto tempo.

In molte arti marziali, oltre all’equilibrio del corpo, conta molto anche la forza di cui si dispone. Nel Jujitsu, invece, la forza della quale si necessita proviene proprio dall’avversario. Più si cerca di colpire forte, maggiore sarà la forza che si ritorcerà contro. Il principio, quindi, sta nell’applicare una determinata tecnica proprio nell’ultimo istante dell’attacco subito, con morbidezza e cedevolezza, in modo che l’avversario non si accorga di una difesa e trovi, davanti a sé, il vuoto.
Il Jujitsu è un’arte marziale completa. Si basa sul principio di vincere l’avversario con ogni mezzo, e col minor dispendio di energie. L’armonia e la grazia controllano la forza bruta, e la forza e foga dell’avversario vanno sfruttate a proprio favore. La cedevolezza è il principio che contraddistingue il Jujitsu, il non opporre resistenze dirette.
Le tecniche del Jujitsu sono molteplici. Tutto il combattimento è contemplato.

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